Di Admin (del 07/12/2011 @ 17:38:05, in Articolo, linkato 2859 volte)
”Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa.» Ecco cosa risponde, ecco cosa dice di sé: sono voce. Non sono il protagonista, sono solo la voce del narratore. Una voce che cerca di essere forte, ma che può restare inascoltata. Sono solo una voce e se, intorno a me, c’è il deserto della disattenzione, può anche non servire a nulla che io pronunci parole di speranza, parole di salvezza, parole di vita. Non importa se non vengo ascoltato: proclamo ugualmente il mio annuncio, perché questa è la missione che Dio mi ha affidato. Sono la voce che grida al mondo per ricordare che ormai è vicina la venuta del vero Messia, sono la voce che prepara all’incontro con Lui, sono la voce che ve lo indicherà, perché possiate trovarlo. Se ci pensiamo un attimo, tutto questo, in effetti, avverrà esattamente il giorno dopo gli avvenimenti narrati dall’evangelista Giovanni nel brano di oggi: tra la folla sulle rive del Giordano si presenterà anche Gesù per farsi battezzare; lì lo incontreranno Andrea e Giovanni che si metteranno a seguirlo spinti dalle parole del Battista, e da quel momento, con quei primi discepoli, comincerà la missione da Rabbi del giovane Gesù. Credo che tutti noi abbiamo proprio tanto da imparare da Giovanni Battista. Da lui impariamo l’umiltà della verità: a non cercare di mostrarci diversi da quelli che siamo, a non preoccuparci dell’opinione della gente, ma a rispondere solo la verità. Gesù, di questo suo cugino, ha detto che è speciale, specialissimo. Il Maestro e Signore è arrivato a dire che tra gli uomini e i profeti inviati da Dio, nessuno è più grande di Giovanni. Proprio Giovanni Battista, perché non si mette in mostra e che non vuole in alcun modo fare ombra alla verità. Per questo è un modello, un esempio per ciascuno di noi. Ma proseguiamo; da lui impariamo ad essere veri testimoni: pronti a farci voce per l’annuncio di Dio. Testimoni che non hanno timore di proclamare la parola del Signore. Da lui impariamo a vivere ogni giorno della vita come attesa e preparazione. Tutta la missione di Giovanni Battista è rivolta essenzialmente a questo: prepararsi e aiutare gli altri a prepararsi per non sciupare l’occasione dell’incontro con Dio, per non perderla, distratti da altre cose meno importanti. È l’atteggiamento fondamentale della vita di ogni cristiano: essere in attesa dell’incontro faccia a faccia con Dio, che avverrà alla fine del nostro cammino nel tempo, quando entreremo anche noi nel Regno dell’eternità. Ma è pure l’atteggiamento migliore per questi giorni di Avvento che ci conducono al Natale, quando celebreremo l’incontro stupendo tra Dio e l’umanità, nel sorriso del Bambino Gesù.