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I miei auguri.
Di Admin (del 24/12/2008 @ 12:58:28, in messaggi, linkato 2387 volte)

   Carissimi, ho pensato di scrivere per ciascuno di voi gli auguri di Natale.

Vi rubo solo poco tempo e pochi minuti. Il primo sentimento è quello del grazie, per la vostra generosità e disponibilità che mettete per annunciare il Regno di Dio. Ma soprattutto per costruirlo come Regno di pace, di fratellanza, di giustizia e di verità. Viviamo un tempo difficile, non solo economicamente, ma anche culturalmente. Credo che però questo tempo ci chiami a vivere nuove sfide, ad avere nuovi slanci a non lasciarci prendere da logiche da vittime e né da rassegnati; siamo chiamati ad essere sentinelle che intravedono nuovi orizzonti.

A partire da noi stessi, senza aspettare gli altri. E mentre scrivo, mi chiedo perché fare gli auguri di Natale, perché scambiarci sorrisi e baci. Credo che la forza dell’Amore di Dio sia proprio questo, darsi ogni anno, ogni giorno fiducia e speranza, credendo nell’uomo in quanto uomo.

Gloria a Dio nell’alto dei Cieli e pace in terra a tutti gli uomini di buona volontà.

Il Natale di Gesù mette nel mio cuore tanta speranza e tanta fiducia nel credere che è possibile cercare e costruire una realtà nuova, fondata sulla fiducia che Dio stesso ha per l’umanità. Il Natale dice proprio questo la grande fiducia che Dio ha per l’uomo, per ciascuno di noi, assumendo la nostra carne, la nostra miseria e la nostra povertà.

Per questo vorrei augurarvi di desiderare sempre la felicità per voi e per gli altri, la felicità fatta di piccole cose, di frammenti che rivelano l’immenso dono del suo Amore. Sicuri di non essere mai soli nel cammino. Siamo pellegrini, siamo in cammino, la comunità dei credenti viene giustamente chiamata ecclesia viatorum. Siamo sulla strada, camminiamo insieme, non come raminghi, bensì pellegrini.

Su questa strada incontreremo tanti fratelli e tante sorelle, il Signore ci chiede di percorrere con tutti questa strada. Un pezzo importante di cammino insieme lo stiamo facendo. Continuiamo allora a camminare! A volte ci fermeremo, altre volte correremo, ma insieme sempre. Mi affido alle preghiere di ciascuno di voi proprio nella notte di Natale perché Gesù possa diventare sempre di più il mio Signore e il mio Fratello.

Che io possa essere per ciascuno uno strumento “ferito” che fascia le ferite degli altri. Che le mie povertà o mancanze non indeboliscano la vostra fede, ma ci diano la forza di affidarci gli uni a agli altri. Che la tenerezza, la dolcezza del Bimbo Gesù entri nei nostri cuori come scelte di vita per annunciarlo a tutti gli uomini di questo mondo. Certi che farete tesoro delle mie fraterne parole, vi porto ogni giorno nelle mie preghiere.

Che il Signore benedica i nostri sogni e le nostre famiglie. Con affetto immutato.

 Vostro. Padre Pasquale.